martedì 8 novembre 2011

DI BELLA


Da Wikipedia,
l'enciclopedia libera.
Luigi Di Bella
nel suo laboratorio

Luigi Di Bella (Linguaglossa, 17 luglio 1912 – Modena, 1 luglio 2003) è stato un medico italiano.
È salito alla ribalta delle cronache a causa di una sua controversa cura contro il cancro, il cosiddetto metodo Di Bella.
Negli anni fra il 1997 e il 1998 fu oggetto di una grande attenzione da parte dei mass media italiani.
La sua casa, a Modena, fu praticamente assediata da un grande numero di ammalati di cancro alla ricerca di una eventuale terapia efficace contro la loro malattia.
La sperimentazione condotta nel 1999 dal Ministero della Salute sancì la sostanziale "inattività", cioè l'inefficacia terapeutica, del cosiddetto "multitrattamento Di Bella"



Laura Picchetti:
scusa sai..... ma Di Bella secondo te ......e' una persona seria?
.
Marinella Marini:
secondo me dovevano fargli le sperimentazioni

LAURA PICCHETTI :
A me risulta che il dottor Di Bella usasse un siero di produzione caprina .....forse ricordo male o di Di Bella ce ne sono piu' di uno???

Marinella Marini :
Quello che parla non so chi sia pero è una inchiesta di Report quindi più che credibile.

LAURA PICCHETTI:
A ME SEMBRA CHE DI BELLA FOSSE UN MEDICO CHE PERO' FACEVA ESPERIMENTI CHE NON POTEVANO ESSERE PRESI SUL SERIO....ma poi si era formato attorno a lui ....anziano... un nucleo di imbroglioni che volevano a tutti i costi fare considerare valido il suo metodo piuttosto empirico e di nessuna valenza scientifica.
Quindi il dottor Di Bella, se ricordo bene, dovrebbe essere morto e forse il figlio e alcuni spericolati intrallazzatori hanno cercato di fare soldi con una terapia inutile se non dannosa. Questo e' quanto!
La scienza dovrebbe essere un'altra cosa: chi ti parla e' vedova di un chirurgo che di queste cose..ne capiva abbastanza.

OVVIO CHE SONO RICORDI LONTANI, MA IL DOTTOR DI BELLA ..PADRE...NON ERA UN IMBROGLIONE ,PER QUANTO NE SO, SOLO CHE LE CURE O SONO SCIENTIFICAMENTE TESTATE O SONO PALLIATIVI E PLACEBO E IN QUESTO CASO NON DOVREBBERO ESSERE SOMMINISTRATE SE NON A CONSENZIENTI ORAMAI IN FASE TERMINALE. ....E NEANCHE A PAGAMENTO....

Da cui deriva che report non e' che volesse infangare Di Bella padre, ma probabilmente solo coloro che hanno usato un metodo ...oramai desueto e superato utilizzandolo come placebo e per far soldi con questo.

AVREI PIACERE DI FARE UNA VERA RICERCHINA SU QUESTO ARGOMENTO ANCHE PER CONTROLLARE SE RICORDO TUTTO PER BENE........


Ecco cosa ho trovato......

Cura Di Bella: controversie ed evidenze
Proprio in queste stesse settimane, un anno fa', scoppiava il "caso" Di Bella, che per mesi avrebbe monopolizzato le cronache sanitarie nel corso del 1998. Dopo la divulgazione della seconda parte dei risultati della sperimentazione, nello scorso mese di novembre, sembra che sia calato il sipario su una vicenda che ha diviso i medici e disorientato i malati oncologici. Così è forse possibile esporre alcune pacate riflessioni sulla vicenda alla luce dei risultati della ricerca promossa dal ministero della Sanità. I professori Bonadonna e Robustelli della Cuna, nel loro volume del 1994 "Medicina oncologica", elencano una sessantina di terapie che, a partire dal 1893, hanno vantato attività antitumorali senza aver mai superarato la prova delle sperimentazioni scientifiche: dall'estratto di ipofisi bovina all'oro metallico in acqua pura, dal vaccino di bacillus cereus al siero di Bonifacio di casa nostra. Solo il tempo dirà se la cura del Professore modenese andrà ad aggiungersi alla lunga lista di cure "virtuali" o se in futuro verrà magari rivalutata. A ben vedere molte delle polemiche che hanno accompagnato il caso Di Bella potevano essere evitate se solo i seguaci del fisiologo avessero portato a sostegno delle loro convinzioni precisi dati statistici, come quelli emersi dalla ricerca condotta nei centri oncologici il cui esisto appare, purtroppo, chiaro: su 386 pazienti infatti il 3% ha avuto benefici mentre il resto del campione non ha risposto alla cura né in termini di sopravvivenza né di miglioramento della qualità della vita. Malauguratamente le guarigioni attribuite alla somatostatina, prima della pubblicazione dei risultati della sperimentazione, non erano mai state sostenute da precisi dati statistici.
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Quanto alla medicina ufficiale, i numeri indicano che la sopravvivenza al tumore maligno è essenzialmente dovuta alla chirurgia, il cui riscontro è del 29% a cinque anni, di cui solo il 2,5% è dovuto alla chemio. Riviste specialistiche autorevoli confermano la sostanziale inefficacia della chemioterapia. Ma questo “infelice” dato viene volutamente censurato nelle statistiche oncologiche diffuse al pubblico.

Inoltre è da sapere che, generalmente e secondo un criterio internazionalmente condiviso, per risultati inferiori al 30% di esito positivo una cura si ritiene inutile, ed è noto alla comunità scientifica che solo il 2% dei malati trattati con chemio sopravvive cinque anni e appena l’1%, dieci.
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Cura Di Bella, il figlio è sicuro:
«La sperimentazione ripartirà» di Roberto Bonizzi

Data: 22/11/2005 Si torna a parlare di metodo DI Bella nella cura dei tumori. Lo fa Giuseppe Di Bella, figlio del professor Luigi, il primo oncologo a proporre la multiterapia per contrastare il cancro.
Dopo la sperimentazione fallita nel '97, oggi la cura è ancora utilizzata in Italia.
«Centro dottori la praticano su circa 15mila pazienti - spiega il medico-.
Questi specialisti si sono assocaiti nella Sibor, la società italiana di bioterapia ooncologica razionale che si riunirà al congresso sabato a Milano».
Le Regioni dove sono concentrati gli sforzi maggiori sulla multiterapia sono Lombardia e Lazio.
Di Bella annuncia di aver raggiunto un accordo con li ministro della Salute, Francesco Storace, per un riesame della multiterapia da parte del Consiglio superiore della Sanità.
«Durante la sperimentazione - conferma l'oncologo - furono commessi numerosi errori. Certificati dalle indagini del pm di TOrino, Raffaele Guariniello, e dai Nas di Firenze.
Ai malati furono somministrati medicinali scaduti e tossici: in molti soggetti furono trovate elevate quantità di acetone, composto cancerogeno che danneggia il fegato.
inoltre i soggetti scelti erano già allo stadio terminale e quindi il metodo inventato da mio padre non poteva avere alcun effetto.
Quindi riteniamo la sperimentazione totalmente non valida».
Perplessità supportate da una serie di confronti di dati.
Con l'uso della somatostatina, abbinata a retinoidi, melatonina e vitamine, le possibilità di sopravvivenza e la qualità della vita dei pazienti aumentano, secondo ricerche pubblicate dal Medical Bntish Journal.
«Le percentuali reali con le cure attuali sono al 29 per cento dopo 5 anni dall’operazione - spiega Di Bella-.
E la chemioterapia da sola non può funzionare, perché lo Stato la impone?
Con la multiterapia sui tumori polmonari le possibilità di sopravvivenza aumentano del 2-300 per cento.
Se un paziente al terzo stadio con la chemioterapia può resistere al massimo un anno, con il metodo Di Bella arriva fino a tre anni.
E questa cura è importante soprattutto nella prima fase del tumore perché, grazie alla somatostatina, blocca "i rifornimenti" alle cellule tumorali, impedendono l’espansione». La Sibor annuncia prossime pubblicazioni sull efficacia della multiterapia su sarcomi e tumori del pancreas.

Con l'accordo tra il ministro Storace e Giuseppe Di Bella si potrebbe riaprire il capitolo della sperimentazione per la multiterapia.
«Il Consiglio superiore della Sanità ci ha chiesto le cartelle cliniche dei nostri pazienti - dice il medico-.
Ma sono le stesse persone che nel '97 hanno concluso il periodo di prova dicendo che il metodo Di Bella non è scientifico. Quindi io questa volta voglio mettere delle condizioni precise. Un gruppo dei nostri studiosi dovrà partecipare all'intero percorso perché questa volta vogliamo risultati validi e attendibili».
A partire dalle basi che identificano una terapia scientifica.
«Che sono - continua Di Bella - la presenza di letteratura medica e di esperienza clinica.
Sono decine di migliaia le pubblicazioni in cui si parla degli effetti dei diversi elementi della multiterapia:
somatostatina, retinoidi, melatonina e vitamine.
Inoltre le esperienze dei medici che usano il metodo Di Bella sono già state inviate a Roma.
Per la sperimentazione servono invece razionalizzazione e gruppo di controllo, due elementi fondamentali che mancavano nel '97,
Per questo noi chiediamo la partecipazione attiva di un gruppo dei nostri medici. Non vogliamo essere "sabotati" un’altra volta».

LAURA PICCHETTI:
Non emetto giudizi su quanto accade..non e' certo mestiere mio....
....ma di sicuro ..non si sospendono cure validate in tutto il
mondo a favore di una cura ancora in fase sperimentale...
e per di piu' a pagamento.....